Capolavori tutti Italiani

Buon Giovedì a tutti followers! oggi torniamo con il parlare di curiosità, era da un pochino di tempo, che non portavo articoli di questo tipo, lo facciamo concentrandoci, su un capolavoro Italiano, dipinta da Michelangelo, molti avete già capito di cosa si tratta e si, stavo proprio parlando della cappella Sistina. Andiamo con lo spulciare, qualche curiosità;

  • È la cappella privata del papa, considerata la più completa e importante di quella “teologia visiva” che è la Biblia pauperum (Bibbia dei poveri).
  • Ha le stesse dimensioni del Tempio di Salomone per com’è descritto nell’Antico Testamento.
  • La Cappella Sistina ha mantenuto le sue funzioni fino ad oggi, e continua ad essere la sede degli eventi importanti del calendario papale. Ad esempio, vi si celebra ogni anno una Messa in occasione della festa del Battesimo del Signore, durante la quale il Santo Padre imparte il Battesimo ai neonati.
  • La fama della Cappella Sistina è dovuta principalmente alla sua decorazione ad affresco, e soprattutto alla volta e al Giudizio Universale, opere di Michelangelo, che non accettò volentieri la responsabilità perché spiccava maggiormente come scultore.
  • Michelangelo non è l’unico artista di fama ad aver lavorato nella Cappella Sistina. Sisto IV incaricò degli affreschi alle pareti altri pittori di spicco, come Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Pietro Perugino.
  • Per dipingere la volta, Michelangelo costruì la propria impalcatura, una piattaforma di tavole di legno poggiate su supporti creati partendo da fori delle pareti, all’altezza delle finestre. Contrariamente a ciò che si crede, non doveva distendersi sull’impalcatura per dipingere, facendolo invece in piedi.
  • Nel 1990, il dottor Frank Lynn Meshberger ha scritto sulla rivista dell’Associazione Medica Nordamericana che le figure e le ombre rappresentate dietro le vesti di Dio e degli angeli apparivano come una giusta rappresentazione del cervello umano. A suo avviso, questo sarebbe stato il modo di Michelangelo di simboleggiare il passaggio dell’intelligenza all’uomo da parte di Dio.
  • Dalla costruzione della Cappella Sistina al 1536, la parete dell’altare su cui si trova ora il Giudizio Universale conteneva altri dipinti della serie delle storie di Mosè e di Gesù. C’erano l’Assunzione, la Natività di Cristo e la Scoperta di Mosè del Perugino, che purtroppo Michelangelo dovette sacrificare, il che gli valse numerose critiche.
  • Il Giudizio Universale è dipinto in modo da inclinarsi leggermente sullo spettatore nella sua parte alta, ed è pensato così perché l’affresco infonda timore e rispetto per il potere di Dio. A differenza degli altri affreschi della cappella, le figure sono molto muscolose e appaiono come torturate, anche la Vergine Maria, al centro accanto a Cristo.
  • A destra, sotto i piedi di Cristo, c’è San Bartolomeo, che mostra in una mano lo strumento con il quale venne scuoiato vivo e nell’altra la pelle che gli venne strappata. La pelle strappata è un autoritratto di Michelangelo. Una delle interpretazioni è che forse è un riflesso del pessimismo di Michelangelo, già anziano e in piena crisi di fede. C’è anche un’altra interpretazione: visto che odiava dipingere, non c’è niente di peggio che dipingere, neanche morire scuoiati.
  • Quando il maestro di ceremonie del papa, Biagio da Cesena, disse che era vergognoso che in un luogo tanto santo fossero state rappresentate tutte quelle figure nude e che era una decorazione propria di un bagno pubblico o di una taverna ma non di una cappella papale, Michelangelo lo rappresentò nell’affresco come Minosse, il giudice dell’inferno. Si dice che quando Biagio da Cesena se ne lamentò con il papa, il pontefice rispose che la sua giurisdizione non includeva l’inferno, per il cui ritratto sarebbe stato lasciato dov’era.
  • I genitali rappresentati nell’affresco vennero in seguito coperti dall’artista Daniele da Volterra, che per questo motivo venne chiamato “Il Braghettone”.
  • È una composizione circolare, da sinistra in alto per poi scendere a destra: quelli che saranno giudicati salgono a sinistra, i giusti restano in alto mentre i condannati scendono a destra, verso l’inferno.

Un opera, in cui ci è voluto molto tempo per completarla, ma il risultato finale ne è valsa la pena, arrivando fino al giorno d’oggi. Un opera però che per i tempi in cui è stata fatta era stata molto criticata, per le sue figure nude, a quei tempi, non c’era nulla da fare era pura oscenità e criticata da tutti. Lascia un mi piace, per opinioni o altro lascia un commento, un saluto, ci vediamo la prossima settimana con dei nuovi articoli, un salutone, buon fine settimana a tutti!

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